venerdì 6 luglio 2012

S- Roma

A Roma non ho fatto disegni.
Ho scritto due poesie, però.

Ho fatto a lotta di bottigliate d'acqua.
Ho rivisto chi se lo meritava e conosciuto chi se l'è meritato.

Ho ballato con Mannarino, cantando con altre migliaia di voci e con i fuochi d'artificio nella pancia.


Ci siamo seduti sul selciato per poi alzarci e ballare con le chitarre e con i brasiliani.
Abbiamo visto l'alba all'EUR.


Abbiamo salutato il sole, prima di trovare delle piume a Villa Ada.


Abbiamo cercato gli animali sui cornicioni, e siamo entrati in atrii immobili che nascondevano ascensori d'altri tempi.

 E tutto questo, nonostante una città dura, nonostante il caldo mortale, nonostante il peso che ognuno si porta dietro, dentro, appeso all'ombelico.
Non importa in che città, a che ora, con che vestito: basta andare.



Le foto sono di gentile e varia concessione di Luca e Jean.

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