martedì 25 dicembre 2012

Chrismartist- Un post inutile ma positivo. Buona Festa del Sole.

Cenone a pane secco (di segale, pure) e arance che manco un carcerato; ritrovo in stazione di Udine con il comitato d'accoglienza, con conseguente puntello alle Biciclette; circonduzione di patatine; jazz di mezzanotte da Caucig. Bello, belli tutti.
Ora Ascolto Gaber in canottiera, bevo caffè, mi appresto a docciarmi e scrivere.
Da un mese e mezzo a questa parte ho perso 3 chili. Boooh-ya!

domenica 23 dicembre 2012

D- Quasi Natale

Dai, apotropaicizzo, 'che domani prendo un treno Milano-Udine per le festività in famiglia.
ps. Novità: traduco dall'italiano allo spagnolo, disegno, scrivo in maniera spropositata.

mercoledì 5 dicembre 2012

S/D- Roma, piovono libri.

A Roma, dove i giorni alternano belle e brutte notizie, senza neppure avere la cortesia di chiederti quale vuoi sentire prima.
Per mia fortuna, quelle belle sono in netta maggioranza.

Intanto domani, a PiùLibri PiùLiberi, entro grazie ai miei editori de Il Ciliegio, gli presento delle idee, dopo passo alla Lavieri, gli presento altre idee, e poi via, alla ricerca di chi prenda con se' i progetti che covo nella cartellina.

(tra cui:
)

E:
"Gentile Mariateresa,
siamo lieti di comunicarle che il suo racconto "La distanza della luce all'ora dell'aperitivo" è stato inserito all'interno dell'antologia nata dal concorso Memoracconti. Il volume uscirà in occasione di Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria di Roma (6-9 dicembre)e sarà acquistabile a partire da venerdì 7 presso lo stand di Edizioni Memori (T57)."

tiè!

domenica 2 dicembre 2012

S/D- Nell'assenza, lavoro e CIRCODELL'IRIO.

"Non scrive da quasi due settimane, starà bene?"

Sì, sì, sta benissimo.
Guardo la rosa infilzata in camera da letto e, ripeto, sto bene.

Sarà che nel mentre sto facendo delle tavole per un progetto editoriale, sto leggendo e ossigenandomi il cervello, sto sistemando dei rametti secchi, sto cercando una stanza a Milano, scrivendo e...

...e a Roma (Più Libri Più Liberi) mi porto -tra le altre cose- questo:


...e vediamo come va.

sabato 24 novembre 2012

S- Presentazione de "Il Giardino" a Udine

Delle copie disponibili ne restano solo due; chi fosse interessato, se ne stanno acquattate alla CLUF di Udine, in via Gemona 22.
Grazie a tutti i presenti, alla rosa che mi è stata regalata, alle carrube che hanno sponsorizzato l'evento e alla sesta presentazione de Il Giardino.

Ogni volta imparo di più sul perché di questo libro, sulle modalità di trasmissione della consapevolezza e su come parlarne, 'che anche la paura ha la sua voce.

lunedì 19 novembre 2012

S- Sport and Comics a Casale Monferrato e il risultato delle mele cotte

Brevemente, perché fra un'ora mi parte il treno e non si può certo qui a fare troppi convenevoli...

Ecco i Davveriani piemontesi (io solo per metà, lo confesso) a Casale Monferrato, sabato 17.
 (qui con Daniele Statella)
(...e qui alla presentazione del cartaceo di Davvero)

Che belli, che bravi, che belli.

Intanto l'espiazione gentilmente offerta dalle mele cotte sta portando gioie inattese nella vita della sottoscritta; così, tanto per dire che va tutto bene.

venerdì 9 novembre 2012

S/D- Mele cotte per sentirsi meno merde.

MELE COTTE PER SENTIRSI MENO MERDE
una ricetta catartica
(per una corretta defecatio espiatoria)
Diabetic- e pure celiac-friendly



-Svegliarsi e rendersi conto di aver fatto una cosa necessaria ma poco gradevole.
 Sentirsi, di conseguenza, un po' male e un po' bene con sé stessi.

-Scoprire di avere due mele piene di bozzi ed ammaccatture dimenticate nei meandri della vostra borsa.

-Rendersi conto che i vostri amici adorati -che ieri hanno sbucciato castagne con voi tutta sera- vi hanno lasciato un fondino di uvette rinvenute nel brandy...e il brandy stesso.
Trattenetevi dall'assaggiare.

-In un pentolino con dito d'acqua buttate le mele tagliuzzate (con o senza buccia, vedete voi; le bucce sono tutte fibre buone che prolungano la digestione ed evitano gli sbalzi glicemici).
Mettete tutto sul fuoco basso.

Aggiungete una decina (a gusto e misura vostri m'affido) di acini d'uvetta e un po' del brandy avanzato.
Godete del profumo.

-A un certo punto (...) aggiungete zenzero in polvere, un po' di cannella e, volendo, un chiodino di garofano. Scorzette di limone sono ben accette.

Nell'attesa, fate altro. Restate in zona fornelli per controllare che niente si attacchi al fondo del pentolino. Se l'acqua evapora e le mele non vi sembrano a buon punto, aggiungete un altro goccio d'acqua. O brandy. 

-Lasciate sul fuoco finchè non si asciuga tutta l'acqua e il composto vi sembra spappolabile ma allo stesso tempo ancora riconoscibile.
Volendo, potete renderlo una purea passandolo nel minipimer.


Per i golosi, un buon tocco finale potrebbe essere una spolverata di zucchero a velo (per Celiaci: rigorosamente Pane degli Angeli).


Totale carboidrati dato dal peso delle mele (2 mele medie: 28-30 CHO) + le uvette (4 CHO).
Del brandy non so, ma confido che ne abbiate usato poco.

Finale felice: vi sentite meglio, avete fatto una cosa buona e la cucina profuma di mele cotte.

martedì 6 novembre 2012

S- Lucca Comics 2012

L'anno scorso c'ero andata quasi solo per curiosità: in fondo, vivevo in Spagna. Non avevo mai visto Lucca Comics ma mi avevano invitato per il primo pranzo di Davvero. L'invito era di Paola Barbato, chi ero io per perdere un'occasione del genere?
Il viaggio fu bizzarro, l'ospitalità del couch-surfer pure, e scoprii che un'intera città poteva trasformarsi in qualcosa di nuovo, riempirsi di onde di persone, pungolarmi a disegnare sul serio.

Un anno dopo ci sono tornata.
E in anno sono cambiate un po' di cose.
Innanzitutto sono di nuovo in Italia.
Sto disegnando -eccome se sto disegnando- e ho scoperto di poter fare molte cose, di voler continuare a viaggiare in treno e di non aver mai perso il desiderio di provare tutto e con tutta la bocca.

Non solo: ci sono importanti novità che, per scaramanzia, aspetto ad annunciare.

Nel mentre è uscito il primo numero della versione cartacea di DAVVERO, edito dalla Star Comics.

I festeggiamenti si sono prolungati per giorni, e come una vera piccola famiglia disastrata abbiamo pure prodotto questa foto post-conferenza e post-presentazione del primo numero (disegnato dal finissimo Walter Trono):





Molto di quello che mi è successo e che ho visto a Lucca non è raccontabile; verrebbe fuori un elenco strano, che passerebbe fra le linee di Pedrosa, gli animali del Daily Zoo, la pioggia, le risate così forti da far male alla pancia, i passi sulle strade notturne di Lucca.

Manca un solo anno al prossimo Lucca Comics, no?

domenica 28 ottobre 2012

D- MATEARIUM!

15000 e passa visite...beh, grazie!

Tra la relatività generale, i massaggi e la Fiera del Libro a Novegro (raggiunta in bici fra pioggia e vento, con somma soddisfazione mia e sommo fastidio dei freni -da cambiare- di Cinzia) non è che qui si stia battendo la fiacca, che credete.

A parte che domani firmerò un contratto da illustratrice...
...ecco i biglietti da visita del fichissimo (giovanilismo arcaico) Mateârium dell'amico Alessandro Di Pauli (famoso per l'aver scritto, con Tommaso, Felici ma Furlans).

Disegno mio, in attesa di un logo.



sabato 27 ottobre 2012

D- Ancora dinosauri. A due ruote sul pavé.

Perché negarsi il piacere del dinosauro, soprattutto dopo un'avvincente mattinata in bicicletta, evitando rotaie del tram, pavè scivoloso, automobilisti isterici?
Milano da' grandi soddisfazioni, così come i filmati divulgativi della BBC sulla fisica dell'infinitamente piccolo e dell'infinitamente grande, ottimi per disegnare.

giovedì 25 ottobre 2012

martedì 23 ottobre 2012

D- Dinosauri bellissimi.

Mentre scannerizzo l'ultima illustrazione del libro per bambini e mi ripropongo di revisionare il tutto (domani, domani), e mentre progetto e mentre preparo loghi e tavole, mi ritrovo a pensare alla versatilità dei dinosauri.
Non dico di più.


lunedì 22 ottobre 2012

S/D- LA metafora del caffè esploso

Ogni volta che riscaldo il caffè (già sapete quanto mi piace il caffelatte riscaldato) nel microonde, quello esplode. Forse il verbo "esplodere" non è quello giusto, forse c'è un'altra parola che esprime meglio l'evento, ma il mio caffè esplode.
Lo fa perché lo dimentico, lo fa perché lo faccio scaldare per troppo tempo, lo fa perché non lo curo e non gli concedo la giusta dose di attenzione.
Mi si ribella contro.

E così va la vita, spesso, e pure volentieri.
Mi muovo a scatti e non riesco a concepire il movimento lento e dolce dello scendere dalle colline.
Resta solo il ritmo del treno.

Salire.
Aspettare.
Scendere.
Cambiare.

Cos'è successo dopo Torino?
Libri per bambini.
Illustrazioni.
Proposte di fumetti.
Loghi (Nel numero di tre. Due sono ancora solo nella mia mente, sigh).

Scrivere: tanto, sempre. A volte, per puro impeto grafico. O mentale. Impeto, comunque.
Disegnare: dappertutto. Sui muri di Roma, sui vetri delle finestre, sui fogli di giornale, sui taccuini ad esso preposti, sulle mani, sui vestiti.

Appena avrò modo di recuperare il tutto, posterò qualche scritto (oltre a quelli di 20lin.es).

Intanto, dicevamo, Roma.
 

venerdì 12 ottobre 2012

D- Torino. Testimoni a vignette.

Gea Ferraris e la sottoscritta al Congresso Nazionale SICP-Torino Lingotto...
Immagini rubate e non perfettamente regolate. Consideriamole come anticipazioni.

(disegno mio)
 (disegno di Gea)
 (signora in posizione da balletto molto affascinata dalle nostre vignette)
 (disegno di Gea che mi fa ancora ridere da allora)
 (disegno mio. Notare l'auto-ipnosi e il relatore disperato)
 (siamo noi!)
 (sempre più noi...alla fine del congresso)
 (in fondo, disegno mio vagamente romantico)


S- Torino. Testimoni a vignette.

Mirabolanti avventure per la sottoscritta e Gea Ferraris!

Le due disegnatrici donne (e non DISEGNATORI ne' bambini meno fortunati, come ha cominciato a insinuare una vegliarda prima che le dedicassi un mezzo-sguardo-della-morte) hanno presenziato al XIX Congresso Nazionale SICP, a Torino, in una veste molto particolare.



Il Congresso Nazionale SICP si è occupato di Cure Palliative: il tema e gli argomenti trattati non sono fra i più leggeri, quindi chi meglio delle nostre u-balde giovani per alleggerire un po' l'atmosfera?
E come, se non disegnando vignette umoristiche che testimoniassero lo svolgersi dell'evento?

L'abbiamo fatto sul serio.

Presto avremo delle foto a dimostrarlo...
...anche sulle pubblicazioni del SICP.

martedì 9 ottobre 2012

S- Alla fine rispunto come il facile fungo

http://anordinarydiabeticlife.blogspot.it/2012/10/e-dimenticarsi-di-se-stessi-no-questo.html

In questo giovane blog che parla di giovani (e non) diabetici è arrivato anche qualcosa de Il Giardino, giusto per non dimenticare...e per non dimenticarsi.

sabato 6 ottobre 2012

S- Piccole cose.

Infinitesime meraviglie del Triveneto, tra cui orecchini fatti con tappi di bottiglia e spritz in stazione e "l'ultima" e gridolini tra i giochi per bambini del parco vicino a casa, nel bel mezzo della notte.
E loro.

mercoledì 3 ottobre 2012

S- Esperimento. GiroMi. Parte 3 di 3. Al pettine.

...segue.


Terza e ultima parte:

Guglie in verderame
sul parcheggio obliquo
tra scritte rosa sulle ville

Le strade hanno nomi d'arte
e sull'asfalto calpestabile
sviene una foglietta gialla

Terrazzona sovraesposta
a pochi metri dall'hotel
e dal martello a fungo

Tu, saresti carino
a tener lo sguardo in basso
e il naso di profilo

Sgombero in verde pastello
ghiaia sul passo carrabile
che tossisce in bicicletta

E' stata solo una mezz'ora
volata in due parole
e in coppie di dolcetti

la via è lunga
e il tram si accorcia
volando nel risotto

Fitoterapia in Beato Angelico
che annuncia gente in strada 
e strisce pedonali

Correndo al lato in ombra
e incrociandomi il tallone
mi ritrovo in senso unico

alberi tubolari
e cantine nascoste
seguono il passaggio

mi chiamano al telefono
tiro fuori le chiavi
e: casa.


S- Esperimento. GiroMi. Parte 2 di 3. La Ripetizione del DUE

...segue
Seconda parte
La ripetizione del due:

Sguardo spiritato
del passante in grigio
con borsa piena nera

ho forse troppe tette
due, grandi, occhei,
pozzi per occhiali da sole

gregge di tavolini blu
seduti su due file
ai lati dell'asfalto

bar e caffè
tintinnii di tazzine
mi portailcontoprego

citofono lungo
non risponde?
signorina le apro io

Freni fucsia
che stridono all'incrocio
con due caschi sulle spalle

Profumo verde fresco
d'erba appena tagliata
in tinta con le calze

seggiolino antiurto
appoggiato alla ringhiera
di giovane bel padre (single?)

Tram: rotaie o binari
corridoi paralleli
fra trappole di strade

Quattro tende stinte
che si attaccano al balcone
ossa di ruote rotte

Vedo in fondo al corso
una rotonda verde vuota
lontana e in pieno sole

Ero qui cinque anni fa
ma non era questo il marciapiede
ti baciai dall'altra parte

Scavalco le reti in terra
a un metro dalla pozza
due plastiche arancioni

starnuti alle mie spalle
e vocine di bambini
rinchiusi nei salotti

Sono quasi a casa
riconosco questo odore
focaccia in città Studi

(attraverso viale Romagna)
...segue


martedì 2 ottobre 2012

S- Esperimento. GiroMi. Parte 1 di 3.

E' andata così. 
Sono uscita da casa di Antonella (zona stazione Centrale) e mi sono ritrovata nel bel mezzo di uno splendido pomeriggio autunnale milanese. Frizzante e pigro allo stesso tempo.
Erano le due e quaranta e non avevo ancora pranzato.
C'era lo sciopero dei mezzi quindi mi aspettava una bella mezz'oretta a piedi fino a casa (Città Studi).
Parto e mi trilla il cellulare.
Da lì...folgorazione. Ed è cominciato il viaggio.

Ho estratto il quadernino Pigna e la penna blu che però scrive nero e ho iniziato, cercando di non rischiare così la mia preziosa (almeno per me) vita fra automobili e semafori, ad annotare -in terzine-quasi-haiku a verso libero ma a ritmo di passo svelto- le scene di vita quotidiana al cui lato passavo tornando verso casa.

Una specie di filmato scritto di cosa ho incontrato da Centrale a Città Studi, un navigatore parolato, un mosaico di frammenti colti sul momento: alzavo lo sguardo e bam, c'era subito qualcosa di nuovo da aggiungere, in uno scorrere senza scosta di penna sul foglio e di percezione permeabile.
Tutto, tutto andava benissimo.

Nessuna mezz'ora è mai stata così breve.

Prima parte:

Il picolío del cellulare
per un messaggio chiuso in borsa
inaspettato inutilmente

striscia la valigia
che ha perso le rotelle
smangiate dal pavé

il sorriso a mezza faccia
con un passo troppo svelto
per evitare frutti marci

sfrerragliare di cassoni
in corsa avanti al rosso
scansandosi alle moto

volantino infastidito
tra le mani del cinese
sulla porta del fast-food

leoni ed orsi rossi
su vetrine di pietra
e portoni in legno duro

capelli bianchi corti
perfettamente acconciati
in una criniera di città.


(e qui ero ormai al Bar Basso) 

segue....

lunedì 1 ottobre 2012

S- Precariamente.

Emozionata per l'arrivo di Sallustia (il 26esimo compleanno si avvicina e viene preceduto da lei, la stampantescanner più sensuale del reparto informatica di Euronics) posso anche annunciare, con una strana sensazione di non compiuto, la mia presenza sull'antologia L'insostenibile leggerezza della precarietà (acquistabile qui: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=880002, ma tanto già vi dico che a me non ne verrà nulla), del cafè letterario La Luna e il Drago, essendo stata selezionata al termine del Concorso Letterario da loro indetto.
Quindi, mi dicono, sto a pagina 73.

Poesia o racconto, ancora non lo so.
A breve pubblicherò il non-selezionato.

Questo blog sta diventando il rifugio dei rifugiati.

mercoledì 26 settembre 2012

S- Adeu.


Hey,
Barna.
Son las cinco por la mañana
y tengo todavía
cosas que decirte.
Miro tu cielo
y no consigo olvidar
que me he perdido en tus nubes
tambien cuando se hicieron amargas
y que he ido buscandote
corriendo por las calles
cuando te creía perdida
cuando no contestabas a mis llamadas
cuando me dejabas sola
al meu llit petit.
Te he encontrado
arodillada en el suelo
mientras lorabas
-de risas o de pena,
nunca me lo has dicho-.
Te he agarrado por las caderas
y te he follado como nunca
he gozado de tus gritos
y de tus gemitos
(Basta, Basta!)
y ahora
nos despedimos
como dos viejos amantes,
confundidos por lo hechos
cansados por las noches
y por el sabor del madrugar.




Versione Italiana fatta di fretta:


 Hey,
Barna.
Son le cinque del mattino
e ho ancora
cose da dirti.
Ti guardo il cielo
e non riesco a dimenticare
d'essermi lì persa fra le nuvole
anche quando divennero amare
e che sono venuta a cercarti
correndo per le strade
quando ti credevo persa
quando non rispondevi alle chiamate
quando mi lasciavi sola
nel mio letto piccolo.
Ti ho trovata
inginocchiata in terra
mentre piangevi
-di gioia o pena,
non me l'hai mai detto-.
T'ho preso per i fianchi
e ti ho scopato come mai
ho goduto dei tuoi urli
e dei gemiti
(Basta! Basta!)
e adesso
ci lasciamo
come due vecchi amanti,
confusi dagli eventi,
stanchi per le notti
e per il sapore del far l'alba.

martedì 25 settembre 2012

S- La solita sfollata maledetta

Stasera sono libera.
Potrei andare a scrivere qualche indispensabile frasetta sul senso del trasloco, sul movimento, sulla mossa del compattare i propri averi in una valigia.
Ma ho salutato Raffi e fra pochi minuti saluterò anche la Fra, e l'unica a cui riesco a pensare è che ho corso fino al mare e ho detto arrivederci anche a lui (l'ho detto proprio).
Ci sarà modo di rotolarsi nei ricordi e guardare il cielo pensando al quadrilatero incstonato fra le case dei vicini.
Ci sarà tempo.
ps.
Offerte di lavoro.
Programma per la prossima settimana: isolamento sociale e riprendere il ritmo.
Contratti da firmare.
Frasi potenti.
Luci sul mare.
E-book in vendita su Lulu con le mie illustrazioni (si chiama ALPHA ! vedetevelo!)
Libri da finire e da mandare.
tiè.

venerdì 21 settembre 2012

S/D- 2/3 e 3/3 di Spirito di Vino e Attrattive Viaggianti

Eccole qua, le sorellastre, le neglette, le non selezionate di quest'anno.


Appuntino finale:
domani sera alle 18 sarò a Brugnera alla premiazione di Attrattive Viaggianti, il concorso di Carnet de Voyage, con il terzo posto del carnet London.


martedì 18 settembre 2012

S/D - Spirito di Vino 2012

Foto della premiazione del concorso "Spirito di Vino" 2012 e scansione della mia vignetta selezionata.

(io sono quella con l'aria imbarazzata e la gonna frescolina)

Mi devo ricordare di scrivere alla santa Felluga per partecipare anche quest'anno, come vignettista, ai vari eventi del Movimento Turistico del Vino FVG.
Oh beh, ne vado molto orgogliosa.

domenica 16 settembre 2012

S- Friulidoc e panna del latte

Quando ero piccola (quanto tempo fa? quanti anni avevo? fino a quando è durata questa fase?) detestavo la panna del latte.
Non era proprio un odio, era più che altro uno schifo (sensazione condivisa con parmigiano crudo e finocchi cotti, altri due cibi che adesso amo e per cui spasimo); il latte e la sua superficie liscia erano buoni e perfetti, e la presenza di quei bordi arrugati mi infastidiva, mi disgustava. Le pellicole si appiccicavano al cucchiaio e restavano lì a fissarmi.
Rievocando, riesco ancora a sentire la familiare stretta allo stomaco.
Eppure il caffelatte riscaldato era così dolce e tiepido...
Non capivo perché la panna dovesse creare quell'ostacolo fra me e la colazione, distendendosi sulla superficie della tazza, frapponendosi, impedendo.
Forse era proprio quella sua testardaggine a farmela odiare.

Ora sento il profumo del caffelatte riscaldato e SBAM (un suono conosciuto, sempre lì, accompagnato dal contraccolpo al cervelletto) ecco le immagini, le sensazioni, la visione di mani più piccole e di tazze più grandi.
Sono in montagna, facciamo tutti colazione assieme in un grande stanzone. E' estate e sono al campo scout. E' luglio e sono al mare coi miei. E' tutto bianco ed è una mensa.
Il momento prevede caffelatte riscaldato, ed è stupendo (strano).
Porta con sè quell'orribile panna, quella pelle morta e raggrinzita e leggermente viscida al tatto e al gusto.

Ora ho 25 anni e mi piace anche la panna.


Appunto:
-FriuliDOC, Udine.
Vinelli, degustazioni, cortili illuminati, cieli altissimi e prati verdi e montagne nitide oltre il castello. Selezionata allo Spirito di Vino per il terzo anno consecutivo. Niente premi ma una cena simpatica con cestini di frico e camerieri odorosi di Ribolla.-

martedì 11 settembre 2012

S- Milano

Bene, sono definitivamente tornata.
Ci sarebbe molto da dire ma mi basterà citare incontri sui Navigli, matrimoni, cassetti di una nuova stanza con antichi amori, l'ormai abusata ricerca di equilibrio tra me e il resto.

Ah, nota per me stessa: la prossima volta che mi rassegno a non essere stata selezionata a Spirito di Vino (il concorso di vignette a tema vinicolo, indetto dal Movimento Turistico del Vino FVG) forse farei meglio a controllare anche la cartella anti-spam della mail. Perchè lì potrebbe esserci il messaggio "sei stata selezionata".
Lo dico così.  
Anche quest'anno siamo dentro!

lunedì 3 settembre 2012

S/D - D'IPINGERE MURI

E' vero, ormai non vivo più ufficialmente qui, ma ci sono case che ti tengono con sè anche se non paghi più l'affitto.
Notariat, ad esempio (un po' come fece Casa Tennent's, a Milano, ai tempi).

Ed ecco che sabato organizziamo il primo appuntamento CCCP, l'invenzione di un evento ex-temporae in cui ci si conosce, si condivide, si crea...e soprattutto, si propone.
Si propone così tanto che quando ho tirato fuori gli acrilici è nato l'ennesimo murales in salotto.



A venti mani. O forse più.

La cosa incredibile è l'energia utilizzata: la disarmonia si accorda in una specie di jam session, armata di pittura e linguaggi diversi.
 Italiani, tedeschi, giapponesi, belgi, francesi, venezuelani...tutti con le mani, coi pennelli, con le indelebili macchie d'acrilico sui vestiti.

Il piano per l'autunno: portarlo in Italia.
Avete una parete?
Avete una bottiglia di vino?
 Facciamo un D'ipingere muri?
Creiamo una nuova forma di condivisione senza virgole?

sabato 1 settembre 2012

S- L'amore e settembre

Amore è anche svuotare la stanza in cui hai vissuto per due anni.


Amore è pure accoccolarsi sotto al piumone e benedire l'autunno.

Perché l'autunno porta dentro una nostalgia sottile, dolce come una nebbiolina sospesa fra ieri ed oggi, e per noi che siamo nati d'autunno è come la nota su cui accordarsi, la vibrazione perfetta, il materasso in lattice con l'impronta del nostro corpo.
Questa sensazione mi si mescola con la partenza e riesce in qualche modo a prevalere: anestetizza, quindi, culla, mi fa le carezze sul collo.
E' bello pensare che la gente si sposi a settembre non solo per il clima, o solo per il ritorno dall'estate, o solo per amore, bensì anche per questa elettricità diffusa, questo arrivederci al passato, questa necessaria preparazione a qualcosa di diverso.
Per entrare, un giorno, nell'inverno è fondamentale passare per l'autunno.

Dormo in una stanza libera ancora per poco, poi mi trasferirò in salotto.

mercoledì 29 agosto 2012

S- Sacrifici del trasloco

Descuartizo mi cuarto: Squarto la mia stanza.

E' la catarsi del trasloco: la conoscete tutti.
Si ritrovano reperti dimenticati e quella lettera che avevi scritto -e che pensavi di aver inviato-, il guanto spaiato, il taccuino pieno di paroline e facce sconosciute.
All'improvviso senti l'impulso di fare tutto a piccoli irriconoscibili pezzi.

Oggi dovevo decidere del destino dei calzini bucati, nascosti tra l'armadio e la parete dipinta a metà.
Ho ritorvato alcuni ricordi che volevano restare lì dove stavano (in fondo ci si erano abituati) ed è stato solo con la forza che sono riuscita a staccarli dai piedi del letto e a gettarli nella monnezza.
Pacchi e pacchi di carta scritta e di pippe mentali lunghe tre anni vanno a fare compagnia alle confezioni di cereali, là, nella differenziata.

 Questo vestito lo indossavo quattro anni fa. E lo rivedo nelle foto della prima volta in cui venni in avanscoperta a Barcelona, sant Juan 2009.

 Quindi?
Che si fa?

Si fa posto, perdio, si butta, si da' fuoco ai foglietti sparsi e alle idee lasciate da parte, così che da tutto questo fumo e dalle ceneri di questa tragedia possa nascere una nuova era in cui leoni e iene collaboreranno insiem...no, aspetta.
 Mi sono lasciata prendere la mano.


domenica 26 agosto 2012

S- Scarti e buffet (2)

(...segue)


Comincia e dopo i primi 2 minuti di titoli di testa (cari anni '60) ci rendiamo tutti conto che qualcosa non va.
(manco fossimo già nel film surrealista!)

Non c'è l'audio.


A questo punto la gente comincia a ridere. A fischiare. Ad applaudire, a commentare, a fare cagnara. Io me la ghigno e aspetto. Una voce fuori campo si scusa e chiede un po' di tempo per sistemare il problema. Infatti dopo cinque minuti (e una prova suono che ha scoppiato qualche timpano qua e là) la stessa voce ripete le scuse ed introduce il film.
Che inizia, gloriosamente, con audio e tutto.


Nella mia mente comincio ad immaginare la stessa situazione in contesti diversi.
In Italia ci saremmo lamentati tutti. La voce non avrebbe mai detto nulla, probabilmente (Trenitalia-style), e molte persone si sarebbero alzate (manco avessero pagato il biglietto) e se ne sarebbero andate. Mezz'ora più tardi il film sarebbe iniziato con l'audio perfetto, e se lo sarebbe visto solo una manciata di reduci (tra cui quello lì che si era addormentato sulla sedia).
Penso che in Francia, per scusarsi, avrebbero offerto un bicchiere di vino a tutti i presenti, minori compresi.
In Svizzera non sarebbe mai successo, manco a pensarlo, mentre in Giappone il tecnico audio si sarebbe pubblicamente scusato per poi commettere seppuku nel corridoio fra sdraio e sedie.


Dopo essermi concessa questa serie di stereotipi (dai, su, era solo nella mia testa) mi sono concentrata su Buñuel, che merita sempre. Ripete, confonde, stravolge, scherza, maligna, uccide.
Surrealismo.


Nella prossima puntata magari potrei scrivere qualcosa sul buonissimo vino del moroso di Cecile e sulla mia decisione di andare a fare la vendemmia in Francia nel 2013.
Magari.

-piedino dal balcone-





(ps. l'emergenza nuovo coinquilino è finita, come è facile capire. )

S-Scarti e buffet(1)

Oh gioia, gioia sempiterna dell'emergere dal sonno di flanella per sentire un po' di freschino, mugugnare e nascondere il fianco destro sotto al piumone leggero (quello lilla e viola, sempre lì in fondo al letto, 'che non si sa mai)!
Risatine ad uso personale nello spegnere il ventilatore, e riemergere un'ora dopo (alle vergognose 7.40 di domenica) senza bisogno di suoni di sveglia, alzarsi, fare il saluto al sole e cominciare così, con un venticello che vorrei, beatamente, definire settembrino!

Ecco. Tutto per dire che ieri notte ha fatto fresco.
Chi negli ultimi giorni ha convissuto, come me, con una media di 34-36 gradi, capirà il mio giubilo.

Per continuare con lo stesso entusiasmo, vorrei ringraziare il ragazzino che staziona all'angolo di carrer Notariat con Elisabets per la sua dimostrazione delle funzionalità dell'Iphone, nella fattispecie di come sia stato progettato, pare, con lo scopo principe di inseguire piccioni per poi immortalarli ad uso e consumo della comunità instagrammica.

Su un altro livello culturale troviamo invece la serata di venerdì: in fuga dalle quattro mura con le loro angosce sono andata all'ultima proiezione del ciclo "Gandules" (sdraio, in catalano) al CCCB (Centre de Cultura Contemporanea de Barcelona) qui, dietro casa.
Gandules offre non solo cinque file di sdraio e una decina di sedie pieghevoli di legno, ma anche uno schermo (strategicamente piazzato di fronte alle suddette sedute) per fare del buon "cinema a la fresca" (catañol per "cinema all'aperto", anche se preferisco "a la fresca", da' proprio l'idea del sollievo della brezza notturna mentre sorseggi un vinello bianco e ti godi un film...).
Gratis.



Sottolineo anche che "Gandules" ha lo stesso effetto del miele per le mosche per quanto riguarda i bei giovani (fascia 20-35 anni) del circondario, catalani e non. Ovviamente, per non negarsi nessuna gioia, i piacenti virgulti si presentano -9 volte su 10- accompagnati dalla morosa/o.
Il risultato (per una simpatica signorina single come la sottoscritta) è quello di un buffet appetitoso ma chiuso dietro una rete metallica (elettrificata) (controllata da rottweiler tenuti a digiuno) (e già che ci siamo, sotto il tiro dei cecchini).
Sigh.

Tornando a venerdì, il programma era "L'angelo sterminatore" di Luis Buñuel, pellicola scelta a votazione popolare.
Arrivo presto (h21) e già fatico a trovare posto. I vincitori delle sdraio devono essere arrivati intorno alle 6 del pomeriggio, di conseguenza, spero con il necessario per l'aperitivo.
Recupero un vinellino fresco e aspetto.
Lo schermo ripropone degli spezzoni dei film già proiettati nelle sessioni precedenti e me ne appunto un paio (tipo Rent-a-cat); ecco, sono le 10. Comincia Buñuel.


(segue....)




mercoledì 22 agosto 2012

D- Io che volevo mettermi a disegnare....

...e invece ho trovato dell'Henné avanzato.
Ora giuro che mi metto al lavoro.

in grande, il tatuaggio che vorrei. Fatto male, ovviamente. Il gatto con la stella.



domenica 19 agosto 2012

S/D- A voler guardare indietro....

...mi coglie l'angoscia di non aver fatto nulla di me in tre anni in Spagna.

Poi rileggo gli appunti lasciati (un mese sì e cinque no) sul blocco che sto ora simbolicamente finendo, regalatomi da Ari appena prima di partire nel 2009.

Trovo piccole perle.

(...) la sagoma nera e inquietante della Sagrada Familia che, prima che si accendano le luci, incombe sulla città come se fosse lì da prima di Barcelona, da prima del primo uomo, e aspetta...

-I primi tentativi di spagnolo...

(...) estoy bibiendo un caffé en plaça Sant Jaume y leendo el periodico de hoy.

Terribile. 

-Visioni.

Il mare si muove lento, morbido, sinuoso come un enorme animale, un petto pulsante con le dimensioni del cielo, un muscolo allungato dalla riva all'orizzonte.

-Haiku incisi su pezzi di pane e ricordi di passeggiate dietro al velo della vita, quando stetti male nel 2010. I primi pezzi de "Il giardino". Chiusure e mezze verità.
Quadretti.

Le libellule (quelle verdi e quelle blu) si accoppiano sotto le gocce di pioggia.

-Tigri subacquee, contemplazione, appunti di un piccolo amore canadese, scelte.

Occhio, occhio che è il mio instancabile cuore che guarda il mondo.


A conti fatti, le potature hanno salvato la pianta. Evviva.

S- Resistere e ricomporre.

La mia metà è venuta a Barcelona.


E' venuta in un momento in cui si arrotolano i fili e in cui è necessario buttare via per fare spazio.
In un momento in cui le persone se ne vanno e ti lasciano libri bellissimi nascosti in un cassetto, solo per te.
In un momento in cui le mancanze non hanno senso, ma in cui le presenze rendono tutto più bello.
Bello, che è un aggettivo abusato ma molto giusto, ha un sapore vero che non si confonde e non si mischia.

Quindi ci vuole una doccia fredda per richiudere i pori e tornare dentro; è quella sensazione, quel bisogno di solitudine e di eremitaggio, di liste, di silenzio o perlomeno di musiche leggere.

Mancano pochi giorni ma pochi sono già troppi.
Bisognerebbe fare pace con il luogo in cui si è (per quanto faccia un caldo sudaticcio e insopportabile) e crederci, fino alla fine.

La mamma mi scrive un messaggio con dentro un mantra ventrale:

RESISTI.

E allora lo faccio.
E vado avanti.



domenica 12 agosto 2012

S- Il tornante e l'inizio della battaglia

La pagina è aperta da un giorno, ormai: un giorno intero per decidere cosa scrivere e se valga la pena di scrivere qualcosa.

Ci vorrebbero delle frasi ad effetto che facciano trasparire le visioni lucide degli ultimi tempi, o dei pentagrammi invasi di note (le musiche in macchina e sulle lenzuola), oppure anche un bel foglio di quadernino a quadretti che riporta le ultime poesie scritte sotto una pioggerella nostalgica.

Già saluto gli angoli che non credevo di poter lasciare così a cuor leggero; Barna, è stato bello. Se potessi me ne andrei domani, di soppiatto, ringraziandoti con un biglietto infilato sotto la porta.
Mi hai aiutato a costruire delle ossa non male, per non parlare dei colori, delle parole, dell'ispirazione, delle persone.
Quante risate, Barna! Quante albe e quante notti insonni!

Mi hai concesso poche lacrime ma molti stropicciamenti d'occhi, mi hai buttata giù dal letto per rincorrere una nuova forma.

Ora torno al contenuto, e cerco di riscoprire l'empatia perduta, e il ritmo regolare del respiro, lo stile che avevo tre anni fa (ora che sono carica di forme e di storie), la leggerezza, la libertà, la responsabilità degli anni che ho.

Spingimi ancora un poco, non manca molto.

ps. da ieri, su MetroBeach e MetroSummer dovrei esserci anch'io con una mia vignetta...