domenica 28 ottobre 2012

D- MATEARIUM!

15000 e passa visite...beh, grazie!

Tra la relatività generale, i massaggi e la Fiera del Libro a Novegro (raggiunta in bici fra pioggia e vento, con somma soddisfazione mia e sommo fastidio dei freni -da cambiare- di Cinzia) non è che qui si stia battendo la fiacca, che credete.

A parte che domani firmerò un contratto da illustratrice...
...ecco i biglietti da visita del fichissimo (giovanilismo arcaico) Mateârium dell'amico Alessandro Di Pauli (famoso per l'aver scritto, con Tommaso, Felici ma Furlans).

Disegno mio, in attesa di un logo.



sabato 27 ottobre 2012

D- Ancora dinosauri. A due ruote sul pavé.

Perché negarsi il piacere del dinosauro, soprattutto dopo un'avvincente mattinata in bicicletta, evitando rotaie del tram, pavè scivoloso, automobilisti isterici?
Milano da' grandi soddisfazioni, così come i filmati divulgativi della BBC sulla fisica dell'infinitamente piccolo e dell'infinitamente grande, ottimi per disegnare.

giovedì 25 ottobre 2012

martedì 23 ottobre 2012

D- Dinosauri bellissimi.

Mentre scannerizzo l'ultima illustrazione del libro per bambini e mi ripropongo di revisionare il tutto (domani, domani), e mentre progetto e mentre preparo loghi e tavole, mi ritrovo a pensare alla versatilità dei dinosauri.
Non dico di più.


lunedì 22 ottobre 2012

S/D- LA metafora del caffè esploso

Ogni volta che riscaldo il caffè (già sapete quanto mi piace il caffelatte riscaldato) nel microonde, quello esplode. Forse il verbo "esplodere" non è quello giusto, forse c'è un'altra parola che esprime meglio l'evento, ma il mio caffè esplode.
Lo fa perché lo dimentico, lo fa perché lo faccio scaldare per troppo tempo, lo fa perché non lo curo e non gli concedo la giusta dose di attenzione.
Mi si ribella contro.

E così va la vita, spesso, e pure volentieri.
Mi muovo a scatti e non riesco a concepire il movimento lento e dolce dello scendere dalle colline.
Resta solo il ritmo del treno.

Salire.
Aspettare.
Scendere.
Cambiare.

Cos'è successo dopo Torino?
Libri per bambini.
Illustrazioni.
Proposte di fumetti.
Loghi (Nel numero di tre. Due sono ancora solo nella mia mente, sigh).

Scrivere: tanto, sempre. A volte, per puro impeto grafico. O mentale. Impeto, comunque.
Disegnare: dappertutto. Sui muri di Roma, sui vetri delle finestre, sui fogli di giornale, sui taccuini ad esso preposti, sulle mani, sui vestiti.

Appena avrò modo di recuperare il tutto, posterò qualche scritto (oltre a quelli di 20lin.es).

Intanto, dicevamo, Roma.
 

venerdì 12 ottobre 2012

D- Torino. Testimoni a vignette.

Gea Ferraris e la sottoscritta al Congresso Nazionale SICP-Torino Lingotto...
Immagini rubate e non perfettamente regolate. Consideriamole come anticipazioni.

(disegno mio)
 (disegno di Gea)
 (signora in posizione da balletto molto affascinata dalle nostre vignette)
 (disegno di Gea che mi fa ancora ridere da allora)
 (disegno mio. Notare l'auto-ipnosi e il relatore disperato)
 (siamo noi!)
 (sempre più noi...alla fine del congresso)
 (in fondo, disegno mio vagamente romantico)


S- Torino. Testimoni a vignette.

Mirabolanti avventure per la sottoscritta e Gea Ferraris!

Le due disegnatrici donne (e non DISEGNATORI ne' bambini meno fortunati, come ha cominciato a insinuare una vegliarda prima che le dedicassi un mezzo-sguardo-della-morte) hanno presenziato al XIX Congresso Nazionale SICP, a Torino, in una veste molto particolare.



Il Congresso Nazionale SICP si è occupato di Cure Palliative: il tema e gli argomenti trattati non sono fra i più leggeri, quindi chi meglio delle nostre u-balde giovani per alleggerire un po' l'atmosfera?
E come, se non disegnando vignette umoristiche che testimoniassero lo svolgersi dell'evento?

L'abbiamo fatto sul serio.

Presto avremo delle foto a dimostrarlo...
...anche sulle pubblicazioni del SICP.

martedì 9 ottobre 2012

S- Alla fine rispunto come il facile fungo

http://anordinarydiabeticlife.blogspot.it/2012/10/e-dimenticarsi-di-se-stessi-no-questo.html

In questo giovane blog che parla di giovani (e non) diabetici è arrivato anche qualcosa de Il Giardino, giusto per non dimenticare...e per non dimenticarsi.

sabato 6 ottobre 2012

S- Piccole cose.

Infinitesime meraviglie del Triveneto, tra cui orecchini fatti con tappi di bottiglia e spritz in stazione e "l'ultima" e gridolini tra i giochi per bambini del parco vicino a casa, nel bel mezzo della notte.
E loro.

mercoledì 3 ottobre 2012

S- Esperimento. GiroMi. Parte 3 di 3. Al pettine.

...segue.


Terza e ultima parte:

Guglie in verderame
sul parcheggio obliquo
tra scritte rosa sulle ville

Le strade hanno nomi d'arte
e sull'asfalto calpestabile
sviene una foglietta gialla

Terrazzona sovraesposta
a pochi metri dall'hotel
e dal martello a fungo

Tu, saresti carino
a tener lo sguardo in basso
e il naso di profilo

Sgombero in verde pastello
ghiaia sul passo carrabile
che tossisce in bicicletta

E' stata solo una mezz'ora
volata in due parole
e in coppie di dolcetti

la via è lunga
e il tram si accorcia
volando nel risotto

Fitoterapia in Beato Angelico
che annuncia gente in strada 
e strisce pedonali

Correndo al lato in ombra
e incrociandomi il tallone
mi ritrovo in senso unico

alberi tubolari
e cantine nascoste
seguono il passaggio

mi chiamano al telefono
tiro fuori le chiavi
e: casa.


S- Esperimento. GiroMi. Parte 2 di 3. La Ripetizione del DUE

...segue
Seconda parte
La ripetizione del due:

Sguardo spiritato
del passante in grigio
con borsa piena nera

ho forse troppe tette
due, grandi, occhei,
pozzi per occhiali da sole

gregge di tavolini blu
seduti su due file
ai lati dell'asfalto

bar e caffè
tintinnii di tazzine
mi portailcontoprego

citofono lungo
non risponde?
signorina le apro io

Freni fucsia
che stridono all'incrocio
con due caschi sulle spalle

Profumo verde fresco
d'erba appena tagliata
in tinta con le calze

seggiolino antiurto
appoggiato alla ringhiera
di giovane bel padre (single?)

Tram: rotaie o binari
corridoi paralleli
fra trappole di strade

Quattro tende stinte
che si attaccano al balcone
ossa di ruote rotte

Vedo in fondo al corso
una rotonda verde vuota
lontana e in pieno sole

Ero qui cinque anni fa
ma non era questo il marciapiede
ti baciai dall'altra parte

Scavalco le reti in terra
a un metro dalla pozza
due plastiche arancioni

starnuti alle mie spalle
e vocine di bambini
rinchiusi nei salotti

Sono quasi a casa
riconosco questo odore
focaccia in città Studi

(attraverso viale Romagna)
...segue


martedì 2 ottobre 2012

S- Esperimento. GiroMi. Parte 1 di 3.

E' andata così. 
Sono uscita da casa di Antonella (zona stazione Centrale) e mi sono ritrovata nel bel mezzo di uno splendido pomeriggio autunnale milanese. Frizzante e pigro allo stesso tempo.
Erano le due e quaranta e non avevo ancora pranzato.
C'era lo sciopero dei mezzi quindi mi aspettava una bella mezz'oretta a piedi fino a casa (Città Studi).
Parto e mi trilla il cellulare.
Da lì...folgorazione. Ed è cominciato il viaggio.

Ho estratto il quadernino Pigna e la penna blu che però scrive nero e ho iniziato, cercando di non rischiare così la mia preziosa (almeno per me) vita fra automobili e semafori, ad annotare -in terzine-quasi-haiku a verso libero ma a ritmo di passo svelto- le scene di vita quotidiana al cui lato passavo tornando verso casa.

Una specie di filmato scritto di cosa ho incontrato da Centrale a Città Studi, un navigatore parolato, un mosaico di frammenti colti sul momento: alzavo lo sguardo e bam, c'era subito qualcosa di nuovo da aggiungere, in uno scorrere senza scosta di penna sul foglio e di percezione permeabile.
Tutto, tutto andava benissimo.

Nessuna mezz'ora è mai stata così breve.

Prima parte:

Il picolío del cellulare
per un messaggio chiuso in borsa
inaspettato inutilmente

striscia la valigia
che ha perso le rotelle
smangiate dal pavé

il sorriso a mezza faccia
con un passo troppo svelto
per evitare frutti marci

sfrerragliare di cassoni
in corsa avanti al rosso
scansandosi alle moto

volantino infastidito
tra le mani del cinese
sulla porta del fast-food

leoni ed orsi rossi
su vetrine di pietra
e portoni in legno duro

capelli bianchi corti
perfettamente acconciati
in una criniera di città.


(e qui ero ormai al Bar Basso) 

segue....

lunedì 1 ottobre 2012

S- Precariamente.

Emozionata per l'arrivo di Sallustia (il 26esimo compleanno si avvicina e viene preceduto da lei, la stampantescanner più sensuale del reparto informatica di Euronics) posso anche annunciare, con una strana sensazione di non compiuto, la mia presenza sull'antologia L'insostenibile leggerezza della precarietà (acquistabile qui: http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=880002, ma tanto già vi dico che a me non ne verrà nulla), del cafè letterario La Luna e il Drago, essendo stata selezionata al termine del Concorso Letterario da loro indetto.
Quindi, mi dicono, sto a pagina 73.

Poesia o racconto, ancora non lo so.
A breve pubblicherò il non-selezionato.

Questo blog sta diventando il rifugio dei rifugiati.