martedì 2 ottobre 2012

S- Esperimento. GiroMi. Parte 1 di 3.

E' andata così. 
Sono uscita da casa di Antonella (zona stazione Centrale) e mi sono ritrovata nel bel mezzo di uno splendido pomeriggio autunnale milanese. Frizzante e pigro allo stesso tempo.
Erano le due e quaranta e non avevo ancora pranzato.
C'era lo sciopero dei mezzi quindi mi aspettava una bella mezz'oretta a piedi fino a casa (Città Studi).
Parto e mi trilla il cellulare.
Da lì...folgorazione. Ed è cominciato il viaggio.

Ho estratto il quadernino Pigna e la penna blu che però scrive nero e ho iniziato, cercando di non rischiare così la mia preziosa (almeno per me) vita fra automobili e semafori, ad annotare -in terzine-quasi-haiku a verso libero ma a ritmo di passo svelto- le scene di vita quotidiana al cui lato passavo tornando verso casa.

Una specie di filmato scritto di cosa ho incontrato da Centrale a Città Studi, un navigatore parolato, un mosaico di frammenti colti sul momento: alzavo lo sguardo e bam, c'era subito qualcosa di nuovo da aggiungere, in uno scorrere senza scosta di penna sul foglio e di percezione permeabile.
Tutto, tutto andava benissimo.

Nessuna mezz'ora è mai stata così breve.

Prima parte:

Il picolío del cellulare
per un messaggio chiuso in borsa
inaspettato inutilmente

striscia la valigia
che ha perso le rotelle
smangiate dal pavé

il sorriso a mezza faccia
con un passo troppo svelto
per evitare frutti marci

sfrerragliare di cassoni
in corsa avanti al rosso
scansandosi alle moto

volantino infastidito
tra le mani del cinese
sulla porta del fast-food

leoni ed orsi rossi
su vetrine di pietra
e portoni in legno duro

capelli bianchi corti
perfettamente acconciati
in una criniera di città.


(e qui ero ormai al Bar Basso) 

segue....

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