sabato 20 agosto 2011

Normale e pazzo.

Non possiamo usare con leggerezza la parola "pazzia".
Non abbiamo più 14 anni e per quanto -follia- sembri un bel concetto è anche una profondità dolorosa e una complessità che va oltre la percezione di una società normale.
Normale!
Io non sono normale!
Normale è chi rispetta le norme.
Cosa sono le norme, i parametri per cui "ci si sta comportando bene"?
Non sto parlando delle leggi del quieto vivere (non mentire, non danneggiare, non rubare, non uccidere...e basta, direi) e dell'esistere della comunità, quanto piuttosto del significato ontologico della normalità.
Normalità è quando vuoi quello che vogliono tutti (o quello che è stato deciso che tutti devono volere).
Normalità è quando stai al tuo posto nelle gerarchie, quando reciti perfettamente la tua parte, quando il tuo ruolo si incastra perfettamente nel disegno preordinato.
Non sono normale e ne vado fiera.
Non sono normale perchè non penso ai contributi.
Perchè so che moriremo.
Perchè conosco la sensazione di perdere il controllo e il momento incredibile, assurdo, in cui ti aggrappi con tutte le tue forze alla vita. In cui baci il sole e vuoi che non sia l'ultima volta.
Perchè siamo tutti un pò strani, diversi, difficili, fragili.

In fondo era tutto per dire che mal sopporto la gente che si definisce "pazza", pazzerella, folle e cose così.
E sono finita a dire che so di morire ogni giorno.
E sono finita a dire che so di vivere ogni giorno.

lunedì 1 agosto 2011

Una nit d'estiu al Jardì....


....amb una guitarra tocant Flamenco.

Tatuaggi con hennè





Mi sono dilettata anche in questo!
Per me, petto, caviglia, polso (e uno sulla schiena ma me l'hanno fatto le ragazze con lo stencil).
Alla Fra su petto, caviglia e piede.
A Camille sulla spalla.
Presto nuove foto!