domenica 12 agosto 2012

S- Il tornante e l'inizio della battaglia

La pagina è aperta da un giorno, ormai: un giorno intero per decidere cosa scrivere e se valga la pena di scrivere qualcosa.

Ci vorrebbero delle frasi ad effetto che facciano trasparire le visioni lucide degli ultimi tempi, o dei pentagrammi invasi di note (le musiche in macchina e sulle lenzuola), oppure anche un bel foglio di quadernino a quadretti che riporta le ultime poesie scritte sotto una pioggerella nostalgica.

Già saluto gli angoli che non credevo di poter lasciare così a cuor leggero; Barna, è stato bello. Se potessi me ne andrei domani, di soppiatto, ringraziandoti con un biglietto infilato sotto la porta.
Mi hai aiutato a costruire delle ossa non male, per non parlare dei colori, delle parole, dell'ispirazione, delle persone.
Quante risate, Barna! Quante albe e quante notti insonni!

Mi hai concesso poche lacrime ma molti stropicciamenti d'occhi, mi hai buttata giù dal letto per rincorrere una nuova forma.

Ora torno al contenuto, e cerco di riscoprire l'empatia perduta, e il ritmo regolare del respiro, lo stile che avevo tre anni fa (ora che sono carica di forme e di storie), la leggerezza, la libertà, la responsabilità degli anni che ho.

Spingimi ancora un poco, non manca molto.

ps. da ieri, su MetroBeach e MetroSummer dovrei esserci anch'io con una mia vignetta...

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