domenica 6 maggio 2012

SALo' del COMIC BARCELONA 2012

Reduce. Poche ore di sonno. Molte idee. Fermento umano.
Niente virgole solo punti e andiamo con la narrazione.

Dia1
3 maggio. Vado a mettere dei portfolio nelle scatole apposite.
Nel dubbio controllo i cartelloni con orari e conferenze. BAM, prima conferenza con pure Craig Thompson. Vado. Si parla, guarda caso, di disegnatori-autori. Mentre parla, gli faccio un ritratto veloce; alla fine della conferenza lo avvicino con aria da adolescente e gli chiedo di firmare il disegno. Si riconosce e mi tiene a parlare. Dice che disegno bene e delle altre cose che per colpa della confusione mentale probabilmente non ricordo. Mi abbraccia. Emozione.


Dia2
4 maggio. Controllo i colloqui di Norma Editorial. Niente. Giro finalmente per il Salone: ci sono delle tavole originali di Little Nemo, stupende. Ci sono i nomi di Angouleme. Ci sono pagine originali di tutti i disegnatori di Spiderman. Ci sono Blacksad e Memorias de un hombre en pijama. Ci sono una quantità delirante di tavole a tema "robotico" e fantascientifico. Ci sono tavole di Moebius e gli omaggi a lui dedicati. Ci sono tavole di Longaron (che, onestamente, non mi fa impazzire ma amen). C'è una macchina che disegna robot.

Dia3
5 maggio. Coda lunga lunga lunghissima, 'na roba mai vista.
Entro! Controllo i colloqui di La Cupula. Ci sono!
Gironzolo nell'attesa, poi mi siedo al tavolo con quest'uomo strano dalle folte basette e la pancia piena; parliamo dei disegni. Insomma, il succo è che se ho un progetto non devo esitare a proporglielo. Ma, e c'è sempre un ma, i soldi? I soldi, ecco. Quindi sto ponderando: al momento ho una cosa che vorrei davvero vedere prima di ottobre, per salutare Barcelona. Ah.
Poi vado a fissare, con adorazione, il buon Manara. Non ho avuto cuore di avvicinarlo (la fila per le firme era eterna) e allora ho pensato che ci credo. Che credo che un giorno sarò lì a firmare anch'io e ci conosceremo. Gli stringerò la mano e lui mi guarderà le tette. Viceversa, non so.
Sei ore di fiera (con, inclusa, visita al CaixaForum alle esposizioni di Goya e Delacroix).

Dia4
6 maggio.
Controllo i colloqui di Editorial de Tebeos. Niente. Vedo le ultime cose, mi riprendo con un caffè (dormo troppo poco e devo risolvere troppo). Ci sono altri disegni che non avevo visto, quindi mi fiondo ad esaminare il tutto. Faccio una capatina alla conferenza de El Jueves e scopro che cercano sempre nuovi disegnatori. Buono a sapersi.
Mi trovo con Claudio (Stassi) e facciamo quattro interessanti chiacchiere.
Finisce che ripiego verso casa, e ora voglio-devo assolutamente mettere per iscritto delle idee che mi sono venute mescolando il caffè. AL LAVORO!

(magari poi un saltino al parco ci sta, però...)


Intanto, per gli affezionati, qualcosa di surreale, parte di un grande oggetto indefinito.


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