lunedì 1 marzo 2010

Ultima noche en c/Biscaia

L'ultima notte in una casa è sempre strana.
Ripercorro i gesti, gli spazi, i tempi del ritorno in bici.
Ricordo i momenti, le luci, le risate, le notti insonni.
Misuro i muri della stanza ma in realtà già penso a domani.

Perchè io non aspetto.
Semplicemente non sono un "perno" nell'universo, bensì una girandola spinta dal vento del mondo.
E' così e basta, e a volte è difficile partire, perchè partire significa separarsi ma soprattutto lasciare un pezzo di sé alle proprie spalle.
C'è chi riesce a tenermi con sè, persone che danno un valore aggiunto al mio procedere, ma ho sempre un dubbio: un giorno troverò chi non mi lasci andare, ma resti al mio fianco in un viaggio doppio? Arriverò a quel porto?

Mah. Intanto sono tornata da una jam session di flamenco e penso di aver battuto il mio record di tragitto in bici pl.catalunya-Clot (hmmm no, ho controllato...15 minuti contro il mio record di 12).

E, per chiudere, come ultimo segno della mia permanenza di quasi 5 mesi qui in c/Biscaia, qualche minuto fa stavo andando in cucina a buttare un torsolo di mela e, nel buio del corridoio, sono andata a sbattere contro la porta a vetri della sala, chiusa. Che male! Non ho rotto nulla ma...sarà un addio da parte della casa? Non poteva lasciarmi un cioccolatino sul cuscino?!?

Nessun commento:

Posta un commento