sabato 20 marzo 2010

iudine

E' difficile camminare.
Ci sono cose da risolvere che mi si attorcigliano dentro; nel loro uscire mi tagliano e bruciano. E, dannazione, non è una metafora.
Però io non ci posso fare niente, posso solo lasciarmi andare nel buio della campagna veneta e, più tardi, friulana, concentrandomi, respirando piano, lasciando andare i nodi irrisolti.
La verità è che ti fa paura la sincerità, vero?
La vita non può essere un gioco di "telodico-nontelodico", perchè si appesantisce e si avvelena. Mi avvelena.
Quello che mi succede, tutti i dolori, sono parte di una cosa rimasta qui dentro e che credevo di aver soffocato a dovere.
Ora, chissà.

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