domenica 24 aprile 2011

udine

Udine.
E mentre chiudo la porta di casa alle mie spalle (una porta chiusa e riaperta miliardi di volte, da quando sono nata) mi fermo un attimo e penso al gesto.
A dormire nel letto quello lì, ora.
Andare e non fuggire.
Sono dove sono, non dove potrei essere; quindi, qui, si fa quel che si fa qui.
Chiaro,no?

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