mercoledì 6 aprile 2011

di nuovo, di notte.

Ricominciare a disegnare di notte, quando non hai altra compagnia che una luce, una latta, pennelli.

Un'artista ha bisogno di due cose: una deadline-fecha limite-termine e un progetto che lo possieda.
Possedere, sì.
Che gli riempia lo spazio dietro agli occhi e che lo costringa a non poter andare a dormire senza aver finito quel bozzetto, senza aver messo sul foglio quell'idea, senza aver aggiunto quel dettaglio che lo tormenta.

Ricordo quando disegnavo per la tesi. E quando, in Sangallo, costruivo modellini per l'ultimo esame di scenografia. Quello che mi vide con le crisi di pianto isterico e con il dover dire di non poter andare a Padova per la laurea di Franci.

Ah....il termine.
La data che incombe.
Che ti spinge a dare tutto.

So che fra venti giorni non sarò a Barcelona e questa è la mia fecha limite. Per prendere il sole sul pavimento e fare mezzanotte a delirare coi coinquilini, per correre alla spiaggia e prendere il bicing. Per perdermi fra immagini e parole nel Parc Güell e per buttare vecchi fogli scribacchiati. Per fare spazio ad una partenza...ed ad un ritorno.
Non voglio mettervi fretta, magari un poco sì.


ps.

INCENDIES (La donna che canta)
Guardatelo. Ascoltatelo. Pensateci.
La cosa importante...
...è stare assieme.

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