domenica 10 giugno 2012

D + S(proloqui)- "L'ou com balla"

Venerdì mi sono auto-imposta una pausa.
Sapendo che era periodo di Corpus Christi (grazie, internet, dato che ormai non ho più coscienza dei giorni della settimana) e che alcune chiese, con relativi chiostri, erano aperte per l'occasione, mi sono data al turismo.

La Cattedrale di Sant'Eulalia è appena uscita da sotto le impalcature. Non l'avevo ancora visitata dopo l'outing, ed è stata una bellissima sorpresa. Per quanto Santa Maria del Mar resti la migliore chiesa di Barcelona (la Sagrada non la conto, non è ancora finita) anche la cattedrale non scherza, soprattuttoper il suo coro di legno intagliato.
Il vero punto di forza della Cattedrale, però, è il chiostro. Popolato da una decina di oche cattivissime e da un certo numero di pesci rossi, il chiostro è un luogo stupendo, calmo, fresco, una mini-oasi -con tanto di palme- nel bel mezzo del Barrio Gotico (le altre oasi sono Sant Felip Neri, le semisconosciute colonne del Tempio di Augusto e il cortile del luogotenente).

Passeggiando per il chiostro mi imbatto in coppiette catalane di una certa età che discutono su come fare le foto (e il dialogo ha l'aria di andare avanti da anni, sempre con le stesse modalità "Devi metterla così, quante volte te l'ho detto" "No, ma non voglio farla verticale!"), ragazzini in gita scolastica (ricordi: si tornava a casa con una vaga idea di quello che si era visitato ma con una chiara memoria di chi aveva tenuto la mano a chi e se a lei piaceva lui e se eravamo ancora amiche o se ci saremmo odiate fino alla settimana seguente), compíti tedeschi in visita, francesi che bisbigliano, vecchiette catalane che accendono ceri. Ed ecco che in fondo, alla fontana, appare "l'ou com balla".

L'ou com balla in realtà è una tradizione di una semplicità disarmante.
Per il Corpus Barcelona organizza un certo numero di folkloristiche processioni e offre lo spettacolo dell'ou com balla. Nei cortili, nei chiostri, nei patii, in qualsiasi luogo semi-chiuso e dotato di fontana un uovo (bianco e vuoto) viene messo in cima al getto d'acqua della fonte, che lo mantiene quasi magicamente sospeso in aria. Le fontane vengono addobbate a festa e decorate con composizioni floreali, vasi di rose e gigli, baldacchini verdi. Dal 1637 la gente si diverte a guardare (e fotografare, più recentemente) quest'uovo (simbolo di rinascita e blablabla) che sobbalza in cima allo zampillo.

Beh, lo ammetto, piace anche a me.
Quindi dalla Cattedrale me lo sono andata a vedere anche nel cortile del Museo Marés e nel chiostro (uno dei miei preferiti, anche perchè salendo le scale ci si imbatte in un portone fuso e decorato da Subirachs) del Luogotente (Palau del Lloctinent).

Nessun commento:

Posta un commento