mercoledì 28 marzo 2012

A un concerto su a Gracía, @La Felpa.



Brava la Inés, e bravi i ragazzi di LaFelpa; il portone è di compensato pitturato di nero, il campanello si vede a malapena e noi sappiamo solo che il posto sta al numero 29 di c/de Mozart. Si entra da lì, quindi? Un ragazzo ci indica il mini-campanello incastonato nello stipite di cemento. Ad aprirci è proprio Inés che mi fa vedere le mani, muovendole esageratamente per sdrammatizzare l'emozione.
Oltre la porta c'è uno spazio grande, bello, un garage pitturato di bianco. Al soffitto è appeso un trapezio,e questo mi muove qualcosa dentro. Più in là, due sgabelli, un tavolino, due chitarre pronte. Divanetti, amici già seduti, patatine, olive, latas de Estrella. Un tipo con la barba le distribuisce da dietro un piano cucina. La serranda lì a destra si apre su un cortiletto dove in due, o in tre, sono fuori a fumare. Delle scale scure portano ad un soppalco in ombra. Cosa c'è lassù?
Oggi scopro che sono un bel collettivo: hanno spazi creativi, hanno momenti circensi, hanno un sopplaco multimediale e lo spazio per far suonare e organizzare eventi.
Plauso.
E un plauso soprattutto a Inés e alle sue canzoni, alla sua chitarra fina e alla sua voce commovente.

LaFelpa
c/de Mozart 29

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