venerdì 23 aprile 2010

...e la sindrome di Stendhal

Buon Sant Jordi a tutti!
Ho regalato due libri e ho ricevuto due rose, ho mangiato troppo Durum, ho corso, ho disegnato, ho pensato, ho parlato.
Lo spagnolo macina e anche l'umeshu.
Sono entrata alla Biblioteca de Catalunya perchè oggi, Dia Internacional del Libro (ricordatevelo!!!), era totalmente visitabile, con esposizione di pergamene (risalenti fino al 1112) e testi antichi, impregnati del magnifico odore del sapere invecchiato.
Uno dei miei preferiti.
Ma la cosa più incredibile è stata trovarmi di fronte ad una lettera di Dalì diretta a suo zio.
Mi sono ritrovata pietrificata, meravigliata, emozionata, senza parole.
Avere lì. a pochi centimetri, lettere scritte dalla mano di Salvador...
Ripercorrere col mio sguardo le virgole, i disegni di streghe a bordo pagina, la firma confusa e fluttuante...
Sentire la sua presenza al mio fianco, mentre scriveva quelle parole. Vederlo, vederlo, sì.
Fare l'esperienza del suo essere esistito, del suo esistere ancora.
Che viaggio.

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