domenica 25 settembre 2011

Mi

E poi, espera, le persone le trovi dove meno te le aspetti. In tram. In una canzone ascoltata sul balconcino semibuio. Dentro un bicchiere pieno, semipieno, vuoto di vino. Le trovi e le scopri vicine, così vicine da stupirti di non averle mai incontrate prima, o così lontane da stupirti di essergli stato accanto, un tempo.

Sei a Milano. In una città che ti ha fatto crescere in tutti i modi possibili, dove hai rimescolato un pò di vite e dove, da questo miscuglio, sei riuscito a prendere la valigia e cambiare.

In metropolitana. Ti siedi dopo un pomeriggio al parco, a leggere un libro stupendo.
Ti siedi, realizzi, cominci a scrivere qualcosa, furiosamente, sulla moleskine.
La signora alla tua destra sbircia oltre la borsetta e cerca di carpire il senso degli scarabocchi.


"E se, per una volta, per un solo attimo diretto, allungassi la mano e toccassi il piercing del ragazzo seduto alla mia sinistra, sconosciuto in metro, e con le dita gli accarezzassi il labbro superiore, lo osservassi mentre spalanca gli occhi, impreparato, mi fissa e non sa che cosa sto facendo nè che cosa dire...o magari sorride al mio gesto ingenuo, innocente. Sarebbe bellissimo, un momento di scambio, stupendo stupore."

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