E' vero, ormai non vivo più ufficialmente qui, ma ci sono case che ti tengono con sè anche se non paghi più l'affitto.
Notariat, ad esempio (un po' come fece Casa Tennent's, a Milano, ai tempi).
Ed ecco che sabato organizziamo il primo appuntamento CCCP, l'invenzione di un evento ex-temporae in cui ci si conosce, si condivide, si crea...e soprattutto, si propone.
Si propone così tanto che quando ho tirato fuori gli acrilici è nato l'ennesimo murales in salotto.
A venti mani. O forse più.
La cosa incredibile è l'energia utilizzata: la disarmonia si accorda in una specie di jam session, armata di pittura e linguaggi diversi.
Italiani, tedeschi, giapponesi, belgi, francesi, venezuelani...tutti con le mani, coi pennelli, con le indelebili macchie d'acrilico sui vestiti.
Il piano per l'autunno: portarlo in Italia.
Avete una parete?
Avete una bottiglia di vino?
Facciamo un D'ipingere muri?
Creiamo una nuova forma di condivisione senza virgole?
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