...mi coglie l'angoscia di non aver fatto nulla di me in tre anni in Spagna.
Poi rileggo gli appunti lasciati (un mese sì e cinque no) sul blocco che sto ora simbolicamente finendo, regalatomi da Ari appena prima di partire nel 2009.
Trovo piccole perle.
(...) la sagoma nera e inquietante della Sagrada Familia che, prima che si accendano le luci, incombe sulla città come se fosse lì da prima di Barcelona, da prima del primo uomo, e aspetta...
-I primi tentativi di spagnolo...
(...) estoy bibiendo un caffé en plaça Sant Jaume y leendo el periodico de hoy.
Terribile.
-Visioni.
Il mare si muove lento, morbido, sinuoso come un enorme animale, un petto pulsante con le dimensioni del cielo, un muscolo allungato dalla riva all'orizzonte.
-Haiku incisi su pezzi di pane e ricordi di passeggiate dietro al velo della vita, quando stetti male nel 2010. I primi pezzi de "Il giardino". Chiusure e mezze verità.
Quadretti.
Le libellule (quelle verdi e quelle blu) si accoppiano sotto le gocce di pioggia.
-Tigri subacquee, contemplazione, appunti di un piccolo amore canadese, scelte.
Occhio, occhio che è il mio instancabile cuore che guarda il mondo.
A conti fatti, le potature hanno salvato la pianta. Evviva.
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