“In una Milano alternativa…” è un susseguirsi di
piccoli sorrisi a mezza bocca.
Nata da un’esposizione al JustCavalli
(Santo Cielo), nel tempio del milanese perbene con cravatta, tacco,
sciarpina, “In una Milano alternativa” è una serie di vignette
umoristiche che presentano la città lombarda come sarebbe se esistesse
in un’altra dimensione, una dimensione in cui ciò che qui è giusto lì è
sbagliato, ciò che qui è bello lì e brutto, ciò che qui è poetico lì e
volgare…e via dicendo.
La verità…la verità è che “in una Milano alternativa” noi non ci siamo, quindi tanto vale farci su una risata, anche perché quello che vediamo lì non è altro che una presa in giro di tutto ciò che, ogni giorno, viviamo QUI.
di Mariateresa Stella
http://alternativemilan.tumblr.com/
iL GaTTo E la StELLa
mercoledì 10 aprile 2013
martedì 26 marzo 2013
Esposizione di una notte: "IN UNA MILANO ALTERNATIVA..." -Glam Art- JustCavalli, Milano
Non ho venduto l'anima al jet-set della Milano moderna, non c'è da aver paura.
Il punto è che quando ti propongono di esporre al locale Just Cavalli di Milano, proprio sotto alla torre Branca, all'interno di un collettivo d'artisti (o presunti tali, non li conosco)....con che cuore si può dire di no?
Per cui domani dalle 21.30 aprono i battenti del Glam Art 3 (sigh) e fra gli espositori ci sarà anche la sottoscritta, con una serie di vignette a tema umoristico-satirico raccolte sotto il titolo "In una Milano alternativa..", giusto per dare un po' di brio agli abiti scuri e ai tacchi che entreranno, assieme a camicie improponibili e grossi gioielli pacchiani, al Just Cavalli, domani sera, 27 marzo 2013.
Qui tutti i dettagli.
Sneak-peek.
Il punto è che quando ti propongono di esporre al locale Just Cavalli di Milano, proprio sotto alla torre Branca, all'interno di un collettivo d'artisti (o presunti tali, non li conosco)....con che cuore si può dire di no?
Per cui domani dalle 21.30 aprono i battenti del Glam Art 3 (sigh) e fra gli espositori ci sarà anche la sottoscritta, con una serie di vignette a tema umoristico-satirico raccolte sotto il titolo "In una Milano alternativa..", giusto per dare un po' di brio agli abiti scuri e ai tacchi che entreranno, assieme a camicie improponibili e grossi gioielli pacchiani, al Just Cavalli, domani sera, 27 marzo 2013.
Qui tutti i dettagli.
Sneak-peek.
mercoledì 6 febbraio 2013
LA FUGA DELLE ZETA E COMPANY
Questa domenica, 10 di febbraio, ore 14.30, il libro "La fuga delle zeta e company" (ed. Il Ciliegio) dà spettacolo all'Auditorium di Bergamo, con la sua autrice Elide e la sua illustratrice me stessa medesima...al momento ho colorato un plico di lettere dell'alfabeto e sto abbozzando dei disegni 100x70.
Cosa bolle in pentola?
Cosa bolle in pentola?
sabato 2 febbraio 2013
S/D- Novità de fevrer
Bene.
Non aggiorno da un "botto", come qui si suol dire.
C'è un libro in lavorazione, di cui diffonderò la pagina open-source su Facebook appena avrò firmato il contratto; sto imparando a usare la Cintiq24hd correlata di programmi di un certo livello, magari spaziando nel 3d di Zbrush.
Locandine in costruzione: 2.
Recensioni da fare: 1.
Illustrazioni da sistemare: 7.
Concorsi a cui partecipare: tremila.
Presentazioni da preparare: 2. (La più vicina, il 10 pomeriggio all'Auditorium di Bergamo, con La Fuga delle Zeta di Elide Fumagalli con le mie illustrazioni; seguirà comunicazione ufficiale.)
Pagine da tradurre in spagnolo: uno sfacelo.
Intanto l'amato bene ha la febbre e lo curo.
Ho pure pulito il cesso.
Aspetto la palma del martirio, se vedemo!
ps. prima settimana crudista: alla grande. E se continuassi...?
Non aggiorno da un "botto", come qui si suol dire.
C'è un libro in lavorazione, di cui diffonderò la pagina open-source su Facebook appena avrò firmato il contratto; sto imparando a usare la Cintiq24hd correlata di programmi di un certo livello, magari spaziando nel 3d di Zbrush.
Locandine in costruzione: 2.
Recensioni da fare: 1.
Illustrazioni da sistemare: 7.
Concorsi a cui partecipare: tremila.
Presentazioni da preparare: 2. (La più vicina, il 10 pomeriggio all'Auditorium di Bergamo, con La Fuga delle Zeta di Elide Fumagalli con le mie illustrazioni; seguirà comunicazione ufficiale.)
Pagine da tradurre in spagnolo: uno sfacelo.
Intanto l'amato bene ha la febbre e lo curo.
Ho pure pulito il cesso.
Aspetto la palma del martirio, se vedemo!
ps. prima settimana crudista: alla grande. E se continuassi...?
lunedì 21 gennaio 2013
S- "Risparmiami a Natale"
Con Flanerì, con cui ero già stata selezionata per una raccolta antologica con edizioni Memori, andiamo ancora di racconti e di concorsi.
Quest'ultimo, il concorso da Natale Apocalittico, vede questo risultato (anche se di poca concorrenza, pare):
“Flan-Natale Story 2”
Si aggiudica la palma di vincitrice Mariateresa Stella con “Risparmiami a Natale”, un racconto dal buon ritmo narrativo che ricorda in parte le atmosfere di The walking Dead, per far riferimento all’attualità e non scomodare sempre i maestri del genere distopico.
Secondo racconto selezionato è “Pablo”, di Emilia Lugli, che costruisce in poche battute una storia che si estende per più anni, tra paura e nostalgia.
Questi due racconti saranno pubblicato su Flanerí giovedì 24 (“Pablo”) e sabato 26 gennaio (Risparmiami a Natale) all’interno della rubrica di narrativa “Spin-off”.
Quest'ultimo, il concorso da Natale Apocalittico, vede questo risultato (anche se di poca concorrenza, pare):
“Flan-Natale Story 2”
Si aggiudica la palma di vincitrice Mariateresa Stella con “Risparmiami a Natale”, un racconto dal buon ritmo narrativo che ricorda in parte le atmosfere di The walking Dead, per far riferimento all’attualità e non scomodare sempre i maestri del genere distopico.
Secondo racconto selezionato è “Pablo”, di Emilia Lugli, che costruisce in poche battute una storia che si estende per più anni, tra paura e nostalgia.
Questi due racconti saranno pubblicato su Flanerí giovedì 24 (“Pablo”) e sabato 26 gennaio (Risparmiami a Natale) all’interno della rubrica di narrativa “Spin-off”.
venerdì 11 gennaio 2013
S/D- TraslocoOtto
Sono al trasloco numero 8, e quindi mi sento in grado di affrontarlo a testa alta e senza tragedie.
Lo sfogo di stasera non lo terremo in conto, quindi.
Il trasloco è una fase molto delicata del trasferimento.
Innanzitutto, si tende a rimandarlo il più possibile.
-Manca una settimana, che vuoi che sia.
-Mancano due giorni, sì, lo so, lo faccio domani, tanto sono quattro cose.
-Tre ore? Ah, allora mi sa che è il caso che cominci..
Non è così rapido come si pensa.
Non è un semplice ficcare le proprie cose dentro alle valigie (anche se in casi di estremo ritardo, si può e si deve, con la morte nel cuore), dato che è quasi inevitabile che vi imbattiate in qualche oggetto di forte valore sentimentale che vi bloccherà, seduti sul pavimento freddo, a ripensare a come, a quando, a chi.
Eventi come questo, ed altri di minore nota, vi faranno sorgere il legittimo dubbio su cosa portare e cosa lasciare; "Questo, che faccio, lo butto? In fondo mica lo uso...o forse sì, non si sa mai."
Ed è così che la preziosa occasione di fare una cernita dei vostri averi si trasforma in un amarcord e in un accumulo di carabattole che, in stati mentali più lucidi, non avreste beneficiato di una seconda occasione.
C'è anche il trasloco vero e proprio, un gustoso bailamme di incastri di borse e di scatoloni e di dolori alla schiena e di ascensori benedetti e di trolley mastodontici (libri, oh, libri!).
Oggi ringrazio sentitamente Gaia e la sua auto (coi freni che cantano come cigni), che ci hanno permesso di compiere il trasbordo numero 1 (cose pesanti e ingombranti) in 20 minuti carico-andata-scarico-ritorno.
E alla fine c'è la stanza.
Non quella nuova, no, perché quella sarà tutto un piacere, bisognerà personalizzarla, riempirla, addobbarla.
Quella vecchia, quella semivuota, quella che vi guarda con un misto di rimprovero e prematura nostalgia.
"Quante ne hai viste" e "ti ricordi quella volta in cui.." sono pensieri da tenere in conto e salvare da qualche parte, in qualche angolo buio per ricordi emotivi.
Poi mi cade in testa la tendina della porta-finestra e mi ricompongo.
Lo sfogo di stasera non lo terremo in conto, quindi.
Il trasloco è una fase molto delicata del trasferimento.
Innanzitutto, si tende a rimandarlo il più possibile.
-Manca una settimana, che vuoi che sia.
-Mancano due giorni, sì, lo so, lo faccio domani, tanto sono quattro cose.
-Tre ore? Ah, allora mi sa che è il caso che cominci..
Non è così rapido come si pensa.
Non è un semplice ficcare le proprie cose dentro alle valigie (anche se in casi di estremo ritardo, si può e si deve, con la morte nel cuore), dato che è quasi inevitabile che vi imbattiate in qualche oggetto di forte valore sentimentale che vi bloccherà, seduti sul pavimento freddo, a ripensare a come, a quando, a chi.
Eventi come questo, ed altri di minore nota, vi faranno sorgere il legittimo dubbio su cosa portare e cosa lasciare; "Questo, che faccio, lo butto? In fondo mica lo uso...o forse sì, non si sa mai."
Ed è così che la preziosa occasione di fare una cernita dei vostri averi si trasforma in un amarcord e in un accumulo di carabattole che, in stati mentali più lucidi, non avreste beneficiato di una seconda occasione.
C'è anche il trasloco vero e proprio, un gustoso bailamme di incastri di borse e di scatoloni e di dolori alla schiena e di ascensori benedetti e di trolley mastodontici (libri, oh, libri!).
Oggi ringrazio sentitamente Gaia e la sua auto (coi freni che cantano come cigni), che ci hanno permesso di compiere il trasbordo numero 1 (cose pesanti e ingombranti) in 20 minuti carico-andata-scarico-ritorno.
E alla fine c'è la stanza.
Non quella nuova, no, perché quella sarà tutto un piacere, bisognerà personalizzarla, riempirla, addobbarla.
Quella vecchia, quella semivuota, quella che vi guarda con un misto di rimprovero e prematura nostalgia.
"Quante ne hai viste" e "ti ricordi quella volta in cui.." sono pensieri da tenere in conto e salvare da qualche parte, in qualche angolo buio per ricordi emotivi.
Poi mi cade in testa la tendina della porta-finestra e mi ricompongo.
sabato 5 gennaio 2013
S/D- 2013
2013 e via, di ripresa.
Ho appena meditato un po' e mi sento ufficialmente rimbecillita.
Posterò un disegno d'amore e mi rimetterò a scrivere.
Ho appena meditato un po' e mi sento ufficialmente rimbecillita.
Posterò un disegno d'amore e mi rimetterò a scrivere.
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